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Torino : Einaudi, 2012
Abstract: Caldo. Torrido, impietoso, atroce. Caldo. Per le strade, nei vicoli, nelle stanze buie dei palazzi. Caldo. Da non respirare, da soffocare, da non riuscire a parlare. Caldo. Da odiare chi si ama, perché osa guardare altrove, perché vuole libertà. Caldo. Da non mangiare, da non dormire, da non sognare. Caldo. Da uccidere, per poter ancora vivere.
11 marzo 2021 alle 16:02
Favoloso! Come al solito si arriva alla scoperta dell'assassino non senza un colpo di scena finale. Si viene totalmente rapiti dalla conduzione dell'indagine, senza tralasciare il mondo sentimentale e l'approccio combattuto che Ricciardi ha con esso: si rivive la storia sulla propria pelle! Un'altra storia che fa molto riflettere: ci mette di fronte a tante verità, una delle quali è che crediamo di sapere quale sia il nostro posto, ma spesso la vita, a volte, ci fa ricredere. Da leggere senza sosta!
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