Un libro prolisso, più di 200 pagine, la maggioranza delle quali per studi medico/statistici, per dire che si dimagrisce con qualsiasi dieta a patto che arriviamo ad avere un decifit calorico.
Ho trovato enormemente disturbante nella lettura il ripetere continuamente stesse frasi in grassetto appena prima o appena dopo. Bastava evidenziarle nel discorso.
Bello, un romanzo che ti trasporta direttamente negli anni 60 e che ti pone il dilemma se, potendo viaggiare nel tempo, cambieremmo lo svolgersi degli avvenimenti, sapendo poi, che non sempre influendo sugli stessi, otterremmo il risultato sperato. Una storia che ti tiene incollato al libro fino alla fine, dove realtà e fantasia, cronaca e misteri si intrecciano continuamente con un finale commovente.
Non mi è piaciuto. Una famiglia anaffettiva, un figlio apatico al limite del disturbante, un padre emblema del patriarcato, una donna, la madre che agonizza in silenzio nell'indifferenza generale.
Ho trovato molto triste il comportamento dei familiari nei confronti della moglie/madre. Nessuno ha avuto un gesto di amore o comprensione per questa donna timida, totalmente sottomessa al marito. Il figlio, protagonista, autore del libro, ha saputo solo scappare, e mi è sembrato semplicemente un grande egoista.
Mi è piaciuto molto, un libro originale, un horror dei sentimenti. Eva, e il suo rapporto ambivalente nei confronti della maternità, Kevin il figlio, piccolo genio del male da quando è nato, quasi avesse avvertito il non essere del tutto desiderato, il marito Frank, sempre pronto a giustificare il figlio in totale contrasto con la moglie, Celia la sorellina che adora il fratello, ma ne diventerà una vittima. Un romanzo che parla di rabbia, di colpa, di amore e di odio.
Un libro disturbante, un elenco di marchi di moda e personaggi famosi (ahimè un vizio dello scrittore). Una storia surreale, o irreale. Potevano benissimo risparmiare gli alberi che hanno usato per produrre la carta sulla quale è stampato.
Innamorata della serie tv, che ho visto prima di leggere il libro (da vedere), il libro, con alcune differenze, tra le quali il finale, non mi ha delusa, anche se nella trasposizione cinematografica i personaggi sono meglio delineati. Nella serie spicca tutta la crudeltà dei bambini lasciati soli a sé stessi, che nel libro è meno evidente.
Mi era piaciuto molto La malnata, questo, che è il seguito, mi ha deluso un po'. L'evolversi delle due protagoniste è quantomeno inverosimile. Peccato, è un po' come quando sei entusiasta della prima stagione di una serie tv, esce la seconda, ed era meglio non l'avessero fatta.
Ultime recensioni inserite
La dieta termodinamica. Perché ingrassiamo, perché le diete falliscono e come dimagrire veramente
Un libro prolisso, più di 200 pagine, la maggioranza delle quali per studi medico/statistici, per dire che si dimagrisce con qualsiasi dieta a patto che arriviamo ad avere un decifit calorico.
Ho trovato enormemente disturbante nella lettura il ripetere continuamente stesse frasi in grassetto appena prima o appena dopo. Bastava evidenziarle nel discorso.
22/11/63 - Stephen King
Bello, un romanzo che ti trasporta direttamente negli anni 60 e che ti pone il dilemma se, potendo viaggiare nel tempo, cambieremmo lo svolgersi degli avvenimenti, sapendo poi, che non sempre influendo sugli stessi, otterremmo il risultato sperato. Una storia che ti tiene incollato al libro fino alla fine, dove realtà e fantasia, cronaca e misteri si intrecciano continuamente con un finale commovente.
L'anniversario - Andrea Bajani
Non mi è piaciuto. Una famiglia anaffettiva, un figlio apatico al limite del disturbante, un padre emblema del patriarcato, una donna, la madre che agonizza in silenzio nell'indifferenza generale.
Ho trovato molto triste il comportamento dei familiari nei confronti della moglie/madre. Nessuno ha avuto un gesto di amore o comprensione per questa donna timida, totalmente sottomessa al marito. Il figlio, protagonista, autore del libro, ha saputo solo scappare, e mi è sembrato semplicemente un grande egoista.
Quando le gru volano a sud - Lisa Ridzen
Un romanzo che ti coinvolge particolarmente se si sta vivendo o si è vissuto il declino di una persona cara. Bello, intenso, commovente
Dobbiamo parlare di Kevin - Lionel Shriver
Mi è piaciuto molto, un libro originale, un horror dei sentimenti. Eva, e il suo rapporto ambivalente nei confronti della maternità, Kevin il figlio, piccolo genio del male da quando è nato, quasi avesse avvertito il non essere del tutto desiderato, il marito Frank, sempre pronto a giustificare il figlio in totale contrasto con la moglie, Celia la sorellina che adora il fratello, ma ne diventerà una vittima. Un romanzo che parla di rabbia, di colpa, di amore e di odio.
Colomba - Dacia Maraini
Una storia ripetitiva fino alla noia, la soluzione del mistero liquidata in pochi righe. Mah
Come un respiro - Ferzan Ozpetek
Una mezza delusione, sembra che l'autore avesse fretta di concludere. Sembra un libro interrotto.
Chiodi - Antonio Schiena
Bello e commovente
Glamorama - Bret Easton Ellis
Un libro disturbante, un elenco di marchi di moda e personaggi famosi (ahimè un vizio dello scrittore). Una storia surreale, o irreale. Potevano benissimo risparmiare gli alberi che hanno usato per produrre la carta sulla quale è stampato.
Anna - Niccolò Ammaniti
Innamorata della serie tv, che ho visto prima di leggere il libro (da vedere), il libro, con alcune differenze, tra le quali il finale, non mi ha delusa, anche se nella trasposizione cinematografica i personaggi sono meglio delineati. Nella serie spicca tutta la crudeltà dei bambini lasciati soli a sé stessi, che nel libro è meno evidente.
Nella casa dei segreti - Freida McFadden
Paragonabile a poco più di un harmony (come il precedente), con situazioni poco credibili.
Una di famiglia - Freida McFadden
Paragonabile a poco più di un Harmony
La malacarne - Beatrice Salvioni
Mi era piaciuto molto La malnata, questo, che è il seguito, mi ha deluso un po'. L'evolversi delle due protagoniste è quantomeno inverosimile. Peccato, è un po' come quando sei entusiasta della prima stagione di una serie tv, esce la seconda, ed era meglio non l'avessero fatta.